02 Set 2021

FTTH è l’acronimo che sta per “Fiber To The Home” mentre FTTC sta per “Fiber To The Cabinet”, esse sono due tipologie di connessioni in fibra ottica presenti in Italia; non essendo, ad oggi, la connessione FTTH disponibile ovunque resta la FTTC la più diffusa.

La fibra ottica è un filo in vetro o polimerico che conduce, al suo interno, un fascio di luce; hanno il diametro di un capello e sono protette da un guaina coprente, sono esenti da interferenze elettriche e resistono a condizioni climatiche anche estreme. La fibra, inoltre, consente di veicolare una grossa mole di dati con una velocità di connessione più alta rispetto ai tradizionali conduttori.

La FTTC è l’infrastruttura che arriva col cavo in fibra dalla centrale all’armadio in strada (Cabinet) per poi proseguire col classico doppino in rame fino all’utente e, pertanto, le prestazioni dipendono dal tratto di cavo in rame attestandosi, generalmente, a non più di 200 mega in download. In alcuni casi si usa la terminologia FTTS “Fiber To The Street” che identifica una FTTC con cavo in rame più corto, cioè con arrivo del cavo in fibra fino alla strada (Street) vicina all’abitazione dell’utente nonché la FTTB “Fiber To The Building” quando la cablatura in fibra prevede l’installazione di una centralina condominiale da cui parte il collegamento in rame per i singoli appartamenti. FTTS e FTTB sono, chiaramente, soluzioni intermedie utilizzate quando non è possibile raggiungere l’appartamento col cavo in fibra.

La FTTH, invece, è una infrastruttura che prevede il collegamento in fibra dalla centrale fino alla casa (Home) dell’utente e consente, così, di avere connessioni internet nell’ordine di 1 Gigabit.

Sia FTTC che FTTH utilizzano la tecnologia VOIP pertanto il telefono fisso dovrà essere sempre collegato al modem acceso per poter chiamare o ricevere.

La ESS è da anni attiva nella creazione della rete in Italia installando, cablando e collaudando le linee in fibra ottica dall’armadio di strada (Cabinet) all’indirizzo dell’utente.