24 Gen 2022

La violenta eruzione a Tonga, il 15 gennaio 2022, ha danneggiato il cavo sottomarino in fibra ottica che collega l’arcipelago col resto del mondo isolando, di fatto, l’intera area con ripercussioni sulla gestione dell’emergenza e dei soccorsi.
L’infrastruttura per la trasmissione dei dati avvolge l’intero pianeta utilizzando cavi sottomarini e che, oggi, trasmettono oltre il 90% dell’intero traffico Internet. Il cavo coinvolto nell’esplosione a Tonga dovrebbe trattarsi del Tonga Cable, un cavo lungo 827 km che la collega alle isole Fiji posato nel 2013 e finanziato dall’Asia Development Bank insieme alla Banca Mondiale per un costo di 32 milioni di dollari.
Incaricata della riparazione è la nave CS Reliance che dovrebbe terminare le operazioni, una volta giunta in loco, entro un paio di settimane al netto di eventuali altre eruzioni con potenziali nuove rotture.
L’evento evidenzia le criticità legate alle infrastrutture sottomarine e, contemporaneamente, la necessità di connettere alla rete internet ogni punto della Terra, anche il più remoto.
Anche il Mar Mediterraneo è attraversato da cavi sottomarini e, relativamente all’Italia, la Sardegna è collegata alla Penisola attraverso tre cavi, due di proprietà del Consorzio JANNA (Tiscali, WindTre, Interoute e Regione Sardegna) ed uno di Telecom Italia; anche questi collegamenti sono stati oggetto di danni negli anni, sovente dovuti a pesca a strascico o ancoraggi.
La ESS non opera direttamente nelle attività di stesura e riparazione dei cavi sottomarini ma segue con estrema attenzione l’evolversi delle tecnologie per le comunicazioni (cavo, radio e satellite) per posizionarsi adeguatamente e a tempo debito nell’offerta dei servizi di montaggio e manutenzione delle infrastrutture per le TLC.

Link utili
https://www.submarinecablemap.com/
https://www.youtube.com/watch?v=Gg1aFmsKQgk
https://www.vesselfinder.com/ship-photos/636268