- BY admIN.2k17
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Siglato l’accordo, non vincolante, per la nascita della rete unica nazionale in fibra ottica. Il protocollo d’intesa, firmato da TIM, OPEN FIBER, CDP Equity, KKR, e Macquarie, è la posa della prima pietra per il processo di integrazione delle reti di OPEN FIBER e TIM con il preciso obbiettivo di accelerare sulla diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture di rete VHCN (Very High Capacity Network) nel nostro Paese.
Il protocollo sostituisce, in realtà, quello firmato nel 2020 che poi si arenò per una serie di motivi, anche politici. Secondo il nuovo accordo la struttura finale dell’operazione dovrebbe vedere il passaggio totale delle attività di rete fissa di TIM ad OPEN FIBER con conseguente assorbimento, da parte di quest’ultima, di parte del personale e dei debiti.
TIM, come già accennato nella ns. post di Febbraio 22, alla fine del percorso intrapreso sotto la guida di Labriola si concentrerà su attività di servizio diventando sempre più una “service company” e l’operazione, che nasce anche per evitare la duplicazione degli investimenti nella costruzione della rete, dovrebbe raggiungere il traguardo entro la fine di ottobre 2022.
La E.S.S. è inserita nell’albo fornitori di TIM ed è da anni impegnata nella costruzione della rete in fibra ottica, oggi per conto di FiberCop (TIM); il passaggio della costruzione della rete in capo ad OPEN FIBER troverà la E.S.S. pronta, coi suoi uomini e i suoi mezzi, ad affrontare tutte le nuove sfide che verranno.
E.S.S. è in prima linea nella modernizzazione del Paese.
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